ArCineMusica 2: "American Pop"

..almeno in toria..
visto che ormai la domenica sera è molto aleatoria..mettiamola così: il film che teoricamente stasera si guarderebbe, dovrebbe essere american pop, di Ralph Bakshi

American Pop (1981) di Ralph Bakshi

Inizio degli anni '20.
Zamie, figlio di un immigrato russo, si ritrova a dover essere l'unica fonte di sostentamento per la sua famiglia in America. Inizierà quindi ad avvicinarsi ai Jazz Club dei sobborghi per portare a casa in qualche modo il denaro. Qui inizierà a coltivare anche il proprio talento musicale e la propria ambizione. Attraverso la sua storia e le storie di suo figlio e suo nipote (tutti accomunati dalla stessa intenzione di carriera musicale) si rivive in un certo senso la storia del rock americano: dal jazz degli anni 20 e 30, appunto, passando poi per gli anni di woodstock (spettacolari Jimmy Hendrix e i Jefferson Airplane) fino a Bob Dylan e i primi anni '80.

Due parole anche su Bakshi, nato in Palestina, classe 1938. Inizia come tuttofare in una casa di animazione, poi inchiostratore, poi animatore e successivamente dirige alcuni show d'animazione. Si fa notare subito dalla critica per il suo particlare approccio all'animazione.
In American pop con la tecnica dell'interpolated rotorscope riprende attori in carne ed ossa per poi trasformarli in disegni, e costruendo attorno a loro un particolarissimo panorama psichedelico e visionario.
La prima parte del film si fa guardare decisamente in maniera più facile, mentre la seconda parte è leggermente meno fruibile, ma la colonna sonora di grandi brani,inseriti nei punti giusti e i disegni (e le ambientazioni) molto particolari, fanno apprezzare a pieno questo film che, magari può non essere un cult, ma è stato finora decisamente sottovalutato.

Cipi