giovedì 16 ottobre 2008



Martedì 28 ottobre andiamo a trovare la Gelmini a Torino??? Ore 21.15 all'unione industriale, chi c'è alzi la mano che organizziamo le macchine...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

massì tanto la riforma la fan passare lo stesso. Non serve a niente protestare...fanno quello che vogliono, sono sforzi inutili....ok, io vengo.

koko

Anonimo ha detto...

è tutto inutile ha ragine fede...quando OCCUPIAMO????TRIPE

Anonimo ha detto...

Dopo il corteo di venerdì 10, e la seguente occupazione del michelangiolo da parte dello Spezzone Autorganizzato, in tutta la città la lotta si è estesa a macchia d'olio: quasi venti scuole attualmente sono occupate. Il movimento studentesco, dopo anni di latitanza, è riuscito di nuovo ad alzare la testa, raggiungendo tutte le scuole e dando vita a una lotta realmente di massa.

Solo pochi giorni fa, nessuno avrebbe immaginato cosa saremmo riusciti a dare vita nelle scuole, che per anni si sono trovate in una situazione di totale passività che ha permesso a governi di ogni colore di sferrare incontrastatamente qualsiasi tipo di attacco contro gli studenti: mai come in questi giorni abbiamo percepito nelle scuole un alchimia tra gioia, lotta e voglia di rivalsa. Da questa vogliamo ripartire.

E' quindi necessario in questo clima non fermarsi, ma portare avanti fino in fondo la nostra battaglia: in gioco non c'è solo l'abrogazione del decreto Gelmini, ma l'occasione di tornare padroni delle nostre scuole, del nostro futuro e delle nostre vite.

E' per questo che abbiamo deciso di riscendere in piazza sabato 18, ribadendo i nostri fermi NO:

No al decreto Gelmini

No al voto di condotta e qualsiasi altro strumento di repressione e controllo

No alla 133 e la privatizzazione del sistema scolastico ed universitario

No alla riforma Fioroni e agli “esami di riparazione”

No ad ogni processo reazionario all'interno delle scuole



Non può finire tutto qui. Abbiamo già bloccato le scuole e possiamo tornare a bloccare le città, con la stessa determinazione che ha distinto la giornata di venerdì dai soliti cortei(funebri) e che fino ad ora si è rivelata vincente.

Quella di sabato sarà la piazza degli studenti in rivolta, e non degli pseudo-sindacati studenteschi o partiti che del movimento si ricordano solo quando c'è da guadagnarci in termini elettorali e mediatici.

Sabato non si celebrerà il funerale del movimento e delle occupazioni, ma sarà al contrario un importante appuntamento per rilanciare con forza la lotta nelle scuole.

Facciamo quindi appello a tutti gli studenti, affinchè il fuoco non si spenga e continui ad esser caldo il desiderio di riscossa.

NESSUNA TREGUA * NESSUN COMPROMESSO

SOLIDARIETA' ALLE OCCUPAZIONI