giovedì 11 dicembre 2008

LA RAI CENSURA "BROKEBACK MOUNTAIN"



"Secondo quanto scritto in una nota dell’ufficio stampa Rai non c’è stata alcuna volontà di censura per “Brokeback Mountain”, trasmesso in seconda serata su RaiDue e tagliato nella parte in cui i due cowboy omosessuali si scambiano effusioni. Sarebbe stata colpa di una “serie di casualità” che ha impedito la messa in onda della versione originale, quella distribuita nei cinema di tutto il mondo. Il film di Ang Lee, vincitore del Leone d’oro a Venezia, di tre Oscar nel 2006 e di quattro Golden Globe, è stato orribilimente mutilato al punto da renderlo, secondo molti spettatori, effettivamente incomprensibile perché in quella scena si cela il vero legame tra i due ragazzi. La commovente love story omosessuale tra due cowboy, interpretati da Jake Gyllenhaal e Heath Ledger, l’attore morto all’inizio di quest’anno, priva delle scene censurate, è apparsa infatti soltanto come un forte legame di amicizia tra i due ragazzi. La Rai afferma di non aver fatto alcuna forma di censura di “Brokeback Mountain” e in ogni caso ne ritrasmetterà la versione integrale probabilmente subito dopo Natale. La televisione di Stato ha acquisito i diritti del film tramite la controllata RaiCinema. Per evitare i vincoli di orario (il film è stato tuttavia trasmesso in seconda serata), è stato chiesto alla società di distribuzione cinematografica Bim, la copia che aveva ottenuto il visto della censura.Aurelio Mancuso, presidente dell’ArciGay, si è rivolto alla Commissione di Vigilanza Rai chiedendo, come gesto riparatore, che il film sia al più presto riprogrammato in versione integrale.Reclamo che sembrerebbe essere stato accolto, secondo quanto ha comunicato Vladimir Luxuria, che sottolinea di aver avuto garanzie dal direttore di RaiDue che ritrasmetterà il film senza tagli molto probabilmente subito dopo Natale. Ma a scagliarsi contro i tagli è stato anche il centrodestra: Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato del PdL ha affermato che una decisione simile non ricadrebbe neanche sotto la scure di una porno tax del governo.Non volendo fare alcuna riflessione se sia appropriato o meno trasmettere certi argomenti in tv, se tali visioni possano o meno ledere la sensibilità del pubblico, credo sia un delitto permettersi di tagliare un solo centimetro di una pellicola, in particolar modo quando questo modifica situazioni determinanti per la comprensione della trama. Se questo fosse lecito, non si dovrebbe allo stesso modo coprire il seno scoperto della Venere di Botticelli o rivestire la Maya Desnuda di Goya? Anche il cinema è arte e come tale va rispettato. Il problema forse era a monte: se proprio ci si vuole preoccupare di non turbare la sensibilità dello spettatore, allora sarebbe stato meglio non trasmetterlo in televisione. Una televisione che quotidianamente offre ragazze con tette e culi in bella mostra e discorsi intrisi di volgarità."


Sul sito dell'ArciGay si possono mandare lettere di protesta credo che noi in quanto Arci dovremo sostenere questa iniziativa.http://www.arcigay.it/raidue-censura-brokeback-mountain

Chià

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio colei che ha sottolineato questo problema che personalmente mi sta così a cuore.
Sono un ragazzo come voi; mi chiamo Giorgio ho 23 anni e mi sono dichiarato alla mia famiglia e ai miei amici, omosessuale 3 mesi fa.
La mia non è mai stata una vita facile, ho dovuto lottare e lotterò ancora, contro i pregiudizi di tante persone contro una cultura ancorata alle tradizioni e ad una religione che professa odio nei confronti del diverso.
Il gay è sempre stato visto come una persona sporca e malata ch va contro la natura.
Io credo che ognuno di noi debba vivere la propria sessualità come gli pare, senza dover dare giustificazioni a nessuno.
Tutti giudichiamo ed è facile puntare il dito contro gli altri ma il gesto più difficile è quello di mettersi dalla parte di chi ha il dito puntato contro.
Dietro ad ogni manifestazione gay, dietro ai colori sgargianti dei carri e dietro all'egocentrismo di qualche persona vive un popolo.Il popolo dei Gay e delle lesbiche.Il vostro popolo.I vostri amici.I vostri fratelli.
Accettare se stessi e la propria "malattia" è già difficile per ognuno di noi...
Io dico no al pregiudizio e si all'amore libero, all'amicizia e alla sessualità deviata.

La recensione di questo film capolavoro è un fatto molto triste per la cultura italiana.
Ci hanno voluto far credere di essere cambiati, ci hanno promesso diritti e spesso ci hanno fatto credere di aver quasi "vinto".
Un bacio e qualche carezza omosessuale non è uno scandalo, anzi è solo amore, amore puro di due cawboy che sono costretti a nascondere le loro pulsioni per troppi anni.
La recensione si faceva negli anni della guerra della dittatura non in quelli della democrazia.

Il fatto positivo è che come "Chià" tanti altri ragazzi hanno preso a cuore questo fatto.
Ora io non so se tra di voi c'è una lesbica o un gay ma indipendentemente vi chiedo di collaborare con l'arci Gay,di conoscere i trascorsi di un omosessuale e di giudicare sempre nella vita solo dopo aver consciuto, dopo essersi informati.
Grazie a voi che mi avete dato la possibilità di parlare apertamente e di rendere noto questo problema ad un vasto pubblico.
Giorgio D.

Anonimo ha detto...

Io mi sento di dover ringraziare te giorgio per le parole che hai scritto.
Se sei dei dintorni potremo magari organizzare una serata per parlare della tua esperienza.Se ne hai voglia!!!
chià

Anonimo ha detto...

sono di cagliari mi dispiace!!!mi avrebbe fatto molto piacere.
Grazie chià per l'interessamente comunque!
Giorgio

Anonimo ha detto...

Bravisssima Chiara!!

concordo con ogni singola parola di ciò che hai scritto

Anonimo ha detto...

Caro Giorgio,
è bello sapere che in ogni angolo di mondo c'è qualcuno che si dà da fare e porta avanti le proprie idee.
Che i tuoi principi trionfino sulla diffidenza e sui pregiudizi della gente...

Manda

Anonimo ha detto...

grazie a voi ragazzi.Ripeto in questi giorni è difficile trovare ragazzi volenterosi come voi che cercano di sottolineare probematiche che magari non li toccano nemmeno in prima persona.
E' fondamentale per un paese libero e democratico.
Se comunque volete fare qualche serata per saperne di più mettetevi in contatto con l'arci gay di torino sono ragazzi a cui fa piacere parlare di loro e della loro vita.
Un abbraccio a tutti
Giorgio