venerdì 30 novembre 2007

Mioddio che tristezza



Non ci credo, viviamo in una città di pecore...sono appena tornato da piazza sant'agostino e ho visto letteralmente la calca di persone che spingevano per vedere LUI, l'icona della cultura italiana...IL Gabibbo...momenti tristi davvero...


Aspettando, da chi ci comanda, più contenuti...


Manda

5 commenti:

Anonimo ha detto...

penso k dire tristi sia troppo poco....Una calca di persone ammassati per vedere un coso rosso ke parla da....boh...nemmeno si può definere cm parla sto coso...
E se questa è la cultura italiana emigro domani....

ciao aricini belli!

Let

Anonimo ha detto...

io credo invece che appena schioppa la montalcini come senatore sostituto a vita debbano fare lui, il GABIBBO emblema d'un paese sempre più allo scatafascio, lui accompagna i nostri giorni anonimi con serenità ed allegria, come il nostro vero spirito "italiano", lo spirito della leggerezza, del film panettone di natale, del telegiornale striscia, noi così belli col mandolino e la pizza, noi siamo il gabibbo, ogni giorno aiutiamo il gabibbo e la sua schiera di seguaci a prendere il posto nella memoria collettiva quale simbolo estremo della nostra cultura, avvicinandolo a Totò o ad Albertone Sordi, di questo proviamo almeno un minimo di vergogna o almeno scuotiamo la testa e alziamo la voce quando continuano insistentemente a proporci le stesse idiozie ogni giorno in ogni posto ad ogni ora, proviamo ad evitare l'omologazione a massa, a audience, share...noi pensiamo diverso, agiamo diverso.
CasaDelPopolo

Anonimo ha detto...

solo a carmagnola poteva venire eh!!!!!!!!!!!!!un membro dell'arci proveniente dalla provincia GRANDA!!!

Anonimo ha detto...

detto tripe magari?

Paola ha detto...

Mi associo, sono sconvolta. E intanto ripenso alle parole di Benigni riguardo all'Italia che fu, culla dell'Arte in tutte le sue sfaccettature. Ci siamo davvero ridotti a questo? A inneggiare il gabibbo?
Sigh sigh sob sob
Paola